Le mie scuole di riferimento e filosofia di base

Nella sezione CHI SONO ho raccontato degli eventi che mi hanno portato a studiare psicologia – con 10 anni di ritardo rispetto al normale iter scolastico, durante i quali ho svolto diverse mansioni lavorative – scegliendo l’indirizzo Lavoro e Organizzazioni mentre nel frattempo, dal 1995 al 2000, ho intrapreso il percorso più importante della mia vita, un’analisi personale junghiana in cui ho affrontato i miei complessi e le mie nevrosi (assodato che ogni essere umano ha i suoi, nessuno escluso, chi studia psicologia ne è più consapevole e interessato ad approfondire cause e soluzioni). Mi resi conto, infatti, che non potevo lavorare con le persone – si trattasse di dipendenti di un’azienda, candidati ad un colloquio o di pazienti con problemi psicologici – senza aver ampliato la mia auto-consapevolezza e aver scoperchiato quel vaso di pandora che è il nostro inconscio.

Nel periodo dei miei studi universitari è stata varata la riforma del 1997 – L.196 o pacchetto Treu – che introdusse nuove figure di intermediari e nuovi tipi di contratti di lavoro stravolgendo lo scenario lavorativo (e i miei progetti futuri): le aziende del nostro territorio hanno di fatto affidato completamente alle agenzie interinali e a contratti definiti “flessibili” la selezione e l’assunzione del personale.
Nessuna piccola-media azienda si sarebbe più dotata di uno psicologo del lavoro interno per investire nelle risorse umane presenti e future, come ebbi modo di constatare una volta ottenuta la laurea: nel 2000 nel mio paese di circa 20.000 abitanti erano ben 16 le agenzie interinali presenti con una loro struttura (uffici e personale).
Riscontrai che le persone alla ricerca di lavoro, soprattutto i giovani, non erano stati preparati ad affrontare i cambiamenti in atto: il concetto di flessibilità non veniva compreso mentre si concentravano sulla ricerca di un posto fisso che prevedesse compiti e ruoli definiti e statici (concetti che le aziende non erano più in grado di condividere).
Gli incarichi che ricevevo dalle aziende dovevano confrontarsi con questa realtà sempre più “hard-discount” che non mi piaceva affatto e che ritenevo non avrebbe portato vantaggi a nessuno, aziende e lavoratori.

Il malessere in cui viviamo mi conferma che le scelte compiute non hanno portato a nessun benessere, anzi, ci hanno impoverito economicamente, culturalmente e spiritualmente in quanto non sono stati svolti programmi di formazione e riqualificazione che permettessero sia ai lavoratori che ai disoccupati di essere all’altezza della rivoluzione tecnologica e metodologica che l’economia sostiene in modo irrefrenabile.

Una riflessione che constato da diversi è anni: sono davvero poche le persone che analizzano cosa richiede il mercato e quali sono le competenze che essi possono offrire, decidendo quindi di rimettersi a studiare colmando alcune lacune o riqualificandosi in autonomia; servono figure che accompagnino in questo percorso e servono fondi per finanziarli (come ho potuto verificare personalmente con la straordinaria esperienza fatta durante il quadriennio 2007-2010 con il progetto FARO, finanziato dalla regione Veneto e poi abbandonato dalle istituzioni…). D’altra parte, quanti sono oggi i bambini che fanno i compiti da soli, senza la presenza di un adulto che li motivi, li stimoli e li supporti costantemente??? Questa realtà dovrebbe farci riflettere sulle competenze – capacità di autoregolarsi e auto motivarsi – che non stiamo sviluppando in questi ragazzi.

Gli studi, le mie esperienze personali e i cambiamenti sociali ed economici che ho appena descritto mi hanno portata a mettere in secondo piano le aziende per concentrarmi sul benessere delle persone e sul disagio psicologico per cercarne cause e possibili soluzioni. Mi sono dedicata a diversi progetti di orientamento, counseling psicologico e formazione rivolti agli adulti e nel 2007 la decisione di iscrivermi alla scuola quadriennale di specializzazione in psicoterapia psiscosintetica ed ipnosi ericksoniana – H. BERNHEIM di Verona, fondata e diretta dal mio maestro – prof. Giovanni Gocci – con cui avevo intrapreso l’analisi personale – indirizzo junghiano – oltre 10 anni prima.

La scelta della scuola è stata il naturale proseguimento della mia maturazione, personale e professionale. Le dottrine di pensiero che ho approfondito sono quelle che sento “mie” in ogni accennto: è la concezione dell’uomo come un insieme integrato di corpo-mente-spirito, approfondita dalle geniali intuizioni di 3 uomini straordinari:

Carl Gustav Jung – padre della psicologia analitica, di intuizioni geniali che sono state concettualizzate con i termini di archetipi, inconscio collettivo, sincronicità e individuazione, e un’analisi dei sogni che riconosce l’importanza delle capacità immaginative e creative universali dell’uomo,

 

 Milton Erickson – esempio sublime di resilienza, ideatore di una metodologia di ipnosi e di idee che hanno poi costituito i fondamenti di molte terapie strategiche e della PNL , programmazione neuro linguistica,

 

 

Roberto Assagioli – fondatore della Psicosintesi Transpersonale, in cui si tende allo sviluppo armonico della personalità che integra i livelli superiori della psiche – il Sé superiore – esprimibile con l’asserzione “conosci te stesso, possiedi te stesso, trasforma te stesso”.

 

 

Questi fondamenti li ho integrati con altri approcci che, a mio avviso, ampliano e completano la comprensione della psiche: ho studiato – e continuo a seguire i loro lavori – con Brian Weiss, Roy Martina, Daniel Lumera, Igor Sibaldi e altri autori con cui condivido assunti fondamentali sul principale quesito che l’uomo si pone da sempre, sul senso della vita e della sua esistenza:

  • NON si vive una volta sola – l’anima (o spirito) è immortale e ogni esperienza lascia in noi una traccia delle azioni che ha prodotto,
  • NON siamo fatti di soli organi e materia – come sta accorgendosi sia la scienza con la fisica quantistica che la medicina moderna con la PNEI, psico-neuro-endocrino-immunologia,
  • siamo scintille divinel’anima, o spirito o Sé superiore o inconscio che dir si voglia, ne è la parte che possiamo sperimentare in questa dimensione, ma siamo molto più di questo,
  • siamo RESPONSABILI di TUTTO ciò che ci accade – assunto inaccettabile per la maggior parte delle persone ma solamente riconoscendolo possiamo intervenire e modificare il nostro destino

Non ho mai smesso di studiare, di osservare la psiche (nel suo significato originario di anima) e le sue infinite manifestazioni con stupore e rispetto, con impegno e dedizione totali, e di aiutare le persone a realizzare se stesse e il loro progetto di vita; è nel mio DNA – la teoria della ghianda utilizzata da J. Hillman nel suo libro “il codice dell’anima” spiega esaurientemente come il nostro potenziale si esprime, sotto la guida e protezione del “daimon toccatoci in sorte” che ne promuoverà lo sviluppo ad ogni costo.