Clima Organizzativo

Il CLIMA ORGANIZZATIVO è ciò che un dato numero di individui appartenenti all’organizzazione pensano e sentono riguardo alle modalità di interazione reciproca.
Enzo Spaltro lo definisce “
un giudizio (variamente condiviso), in parte descrittivo e in parte valutativo (cioè fatto di eventi accaduti e di giudizi personali), soggetto a mutamenti di origine interna o esterna, su ciò che succede, nel tempo e nello spazio di lavoro, ad un gruppo nel suo complesso, sia per ciò che concerne il suo funzionamento interno, sia per ciò che riguarda il rapporto con gli altri gruppi dell’organizzazione stessa”.

In questo concetto sono rilevanti le modalità di comunicazione, di partecipazione e lo stile di leadership, il riconoscimento e il sistema di ricompense, l’autonomia e il grado di formalizzazione.

Nel 1936 Kurt Lewin teorizzò il concetto di atmosfera (sovrapponibile a quello di clima organizzativo) che definì come qualcosa di intangibile capace di influenzare il comportamento dell’uomo: una proprietà della situazione sociale che può essere positiva o ostile.

Con il termine clima si intende, quindi, l’atmosfera all’interno di un gruppo, creata dal gruppo stesso e dalla quale gli individui sono influenzati.
Si indaga – utilizzando sia questionario strutturati che colloqui – chiedendo ai membri dell’organizzazione di valutare alcuni aspetti, quali

  • – la speranza di soluzione dei problemi presenti nell’organizzazione
  • – il sentimento del potere personale
  • – lo stress
  • – la credibilità o livello di fiducia verso l’organizzazione
  • – la motivazione personale
  • – gli stili di comando presenti nell’organizzazione 

BIBLIOGRAFIA

Spaltro Enzo – Il clima lavorativo. Manuale di meteorologia organizzativa – Franco Angeli – 2004